Myein
progetto Barbara Della Polla, Ennio Guerrato, Antonella Varesano
costumi Rossella Truccolo, Gabriella Holzinger
prima traccia
Stanza 1
io parlo al mondo
e credo che ogni creatura di rabbia di sabbia
passione o sconforto
si infervori al solo pensiero
io parlo al mondo
senza comprendere significato
lascio al ritmo respiro
al tuono creato
il segno del fiato
io parlo al mondo
seguendo tracce di fili
lasciati lanciati
su tenera terra
io parlo al mondo
socchiudendo gli occhi
incrostati di fango
cullando pensieri
barcollanti nel buio
io parlo al mondo
sentendo le forze mancare
rattrappirsi la pelle
io parlo al mondo
nella tana raggomitolata
tepore calore sudore odore
io parlo al mondo
di nascite e morti
attraversando silenzi
io parlo al mondo
siamo solo confusi
niente nient’altro niente
una pausa un vuoto
un sospiro
respiro
silenzio
io parlo al mondo
Stanza 2
Mi sono tenuta ad una certa distanza
molto devo ancora imparare
io
ho cercato nei silenzi
errare
parlare e scrivere
Non sono Lei, sono una donna
comune
mortale.
Non parlo per Lei di Lei, ne potrei.
Non ho rinunciato io
non riesco ancora a rinunciare.
Ma so che qualcosa si è rotto
e io sono fatta di fragile vetro
e qualcosa si è scheggiato
qualcosa nella trama del tessuto
ha lasciato intravedere debolezze
il filo spezzato
allora brancolo nel buio
della mia radicale instabilità
tra la forza creativa e la debolezza
come sull’orlo di un precipizio.
Stanza 3
Cosa avrò visto
ne conservo memoria
e insieme vedo
ascolto conosco
Ciò che non vedo
non conosco
e le parole che vedo e ascolto
non sono parole che risuonano
ma fiamma corrusca
nube in movimento in aria pura
il mio sguardo non può percepire forma
ne tiene il contorno.
Non posso fissare lo sguardo nella luce vivida
che acceca gli occhi
tutto è dentro
nel corpo e
nell’anima.
Inseparabili.
Silenziosa.
Sono penna allora
offerta
priva di peso portata dal vento.
Stanza 4
se il vento ora è cessato
se la mano ricopre
e vola priva di peso
se dovessimo cercarci
mi sveglio
se verso l’alto
apro leggermente
se devo rigirarmi sentendo
dolore
se ascolto il respiro
rischio di cullarmi
cerco silenziosamente
il fragore del tempo
mordere incessantemente
la spalla
la testa
se il vento ora è cessato
quiete
invade la stanza
di ombre lucenti
Stanza 5
Mi abbandono delicatamente
alla notte
stremate ricadono le membra
sul letto incrostato
non voglio chiudere gli occhi
voglio essere vigile e sveglia
ma la luce mi invade
sento che sto perdendo peso
abbiamo perso peso
volo
voliamo
Mi abbandono con furore
alla notte
vigili restano le membra
sul letto immacolato
voglio chiudere gli occhi
dormire
ma la luce mi invade
e divento pesante
come terra bagnata
Stanza 6
Cosa sono i fiori
esili steli
o potenti creature
cosa sono i fiori
si piegano al vento
cambiano colore
resistono al fuoco
cercano acqua e nutrimento
con tenere radici
nella cruda terra
cosa sono i fiori
rugiada carnosa
verdeggiante impalpabile seta
cosa sono i fiori
sono piuma allora abbandonata al vento