30.8.11

8 CENERENTOLE IN CERCA D'AUTORE

foto e video di Ennio Guerrato
Cenerentole al Visionario - Udine
clicca sull'immagine per guardare il video


Abbiamo domandato alle partecipanti del corso di formazione “Tecniche di sartoria teatrale” di rielaborare la storia di Cenerentola e di ideare l’abito della festa, per collocarla in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo.Ispirate dal libro “Dodici Cenerentole in cerca di autore” scritto molti anni fa dal grande Emanuele Luzzati e da Rita Cirio che negli anni 90 ne fecero un meraviglioso spettacolo prodotto dal Teatro della Tosse di Genova, sono stati creati otto abiti per otto diverse Cenerentole. Ognuna con la sua storia, legata ad un tempo vicino o lontano. Queste Cenerentole provengono da paesi e culture diverse, parlano lingue diverse, accomunate dalla “scrittura di filo” seguono il tracciato di movenze lente e precise. Gli abiti raccontano una fiaba per immagini e riscrivendo la storia sul tessuto come tanti libri aperti, ci trasportano in un modo onirico, riscrivono il vissuto di ognuna, rivelando abilità e competenze. Ancora una volta il Teatro restituisce e “mette in scena” quei saperi che le donne conservano gelosamente da secoli riscoprendo la bellezza del “fare assieme”.

Allestimento scenografico a cura di Cassiopea

realizzato con il supporto e le creazioni realizzate durante il Project work condotto da Cassiopea all'interno del corso ‘Tecniche di sartoria teatrale’
organizzato dall’IRES FVG
L’operazione ‘Tecniche di sartoria teatrale’ è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e selezionata nel quadro del ProgrammaOperativo cofinanziato dal FSE.
Il POR è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo


3.8.11

8 CENERENTOLE IN CERCA D'AUTORE


abiti per uno spettacolo

Centro per le Arti Visive Visionario
via Asquini - Udine

INAUGURAZIONE 25 agosto 2011
ore 11

sino al 29 agosto
orari di visita dalle 16.30 alle 21.30


La storia bene o male la conoscono tutti: è la vicenda di una ragazza costretta dalla matrigna e dalle sorellastre ai lavori più umili. Per il lieto fine della fiaba questa situazione cambierà grazie all'intervento di una fata, che trasformerà dei topi in cocchieri e una zucca in carrozza permettendo a Cenerentola di andare al ballo di corte dove, fuggendo allo scoccare della mezzanotte, perderà la scarpina di cristallo che il principe troverà. Questo è più o meno quello che si conosce, ma in realtà è l'unica versione della storia che si può raccontare o forse è possibile immaginare una fiaba diversa? E come sarebbe andata se invece che Perrault l'avessero scritta Eschilo o Euripide o Pirandello, o addirittura Shakespeare o Goldoni oppure Brecht o Ruzante tanto per citarne alcuni? La nostra eroina avrebbe sempre perso la scarpetta, e il principe sarebbe sempre riuscito a sposarla?


Abbiamo domandato alle partecipanti del corso di formazione “Tecniche di sartoria teatrale” di rielaborare la storia di Cenerentola e di ideare l’abito della festa, per collocarla in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo.

Ispirate dal libro “Dodici Cenerentole in cerca di autore” scritto molti anni fa dal grande Emanuele Luzzati e da Rita Cirio che negli anni 90 ne fecero un meraviglioso spettacolo prodotto dal Teatro della Tosse di Genova, sono stati creati otto abiti per otto diverse Cenerentole. Ognuna con la sua storia, legata ad un tempo vicino o lontano. Queste Cenerentole provengono da paesi e culture diverse, parlano lingue diverse, accomunate dalla “scrittura di filo” seguono il tracciato di movenze lente e precise. Gli abiti raccontano una fiaba per immagini e riscrivendo la storia sul tessuto come tanti libri aperti, ci trasportano in un modo onirico, riscrivono il vissuto di ognuna, rivelando abilità e competenze.

Ancora una volta il Teatro restituisce e “mette in scena” quei saperi che le donne conservano gelosamente da secoli riscoprendo la bellezza del “fare assieme”.


foto


Allestimento scenografico a cura di Cassiopea

realizzato conil supporto e le creazioni delle partecipanti al corso ‘Tecniche di sartoria teatrale’
organizzato dall’IRES FVG
L’operazione ‘Tecniche di sartoria teatrale’ è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e selezionata nel quadro del ProgrammaOperativo cofinanziato dal FSE.
Il POR è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo.


1.8.11

VALIGIE - un mare in movimento

di e con Barbara Della Polla
Una donna attente appollaiata sulla sua vedetta le navi che giungono all’orizzonte. Sono le navi, i carghi che ogni giorno portano nuove genti sulle nostre coste. La donna scruta l’orizzonte cercando di capire quale nuova mercanzia sbarcherà a terra e inconsapevolmente mescola alle mille storie osservate dall’alto della sua postazione, la sua storia. Una storia comune e uguale a tante, la storia di chi cerca rifugio Dall’alto del suo possedimento per non farsi contaminare dagli stranieri ma che inevitabilmente si fa prendere dalla curiosità e dal desiderio di sapere chi arriverà a cambiare la sua vita. Il viaggio continua. Basta aprire le pagine di qualsiasi giornale per sapere che nuovamente oggi altri sbarcheranno a terra.

La messinscena particolarmente suggestiva - sul mare - dove viene collocata una grande sedia (tipo arbitro da tennis), che è il faro dal quale spiare l’orizzonte in attesa degli altri che vengono ad invadere, è l’isola sulla quale coccolare le proprie paure, le proprie speranze. Ai ricordi di scritture beckettiane, Barbara Della Polla mescola – con personale sensibilità e maestria - ricordi e antichi ritornelli, piccoli frammenti presi dal vivere quotidiano, frammenti di ritagli di giornale, luoghi comuni. L’attrice-autrice staziona nello specchio di acqua marina e aspetta: barchette di carta che affondano con il loro carico di speranza, annegate nel perbenismo delle buone parole.
Un evento civile catalogo di tutti i luoghi comuni sull’immigrazione.