9.12.13

DAI 3 AI 93 una meravigliosa avventura


Dopo la collaborazione con Tico Film e la realizzazione del documentario storico
sulla storia dell'avvocato di Cividale e della meravigliosa compagnia dei Piccoli,
ci apprestiamo a realizzare le conferenze-spettacolo
DAI 3 AI 93

un idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato
realizzata dalla cooperativa cassiopea
con la collaborazione del Teatro Stabile FVG-Il Rossetti
e il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia

Sala Bartoli - Teatro Stabile FVG
viale XX Settembre - Trieste

prove aperte
16 dicembre ore 17
17 dicembre ore 17
18 dicembre ore 17
19 dicembre ore 17

Dal 16 al 19 dicembre a Trieste, presso la Sala Bartoli, la cooperativa Cassiopea in collaborazione con il Teatro Stabile del FVG – Il Rossetti, e con il contributo della Regione FVG, darà al pubblico la possibilità di assistere alle prove aperte di “dai 3 ai 93. 
Una meravigliosa invenzione”. Una serie di conferenze-spettacolo per rendere omaggio e per far conoscere la storia del Teatro dei Piccoli e del suo ideatore, Vittorio Podrecca.
Momenti di narrazione si alterneranno alla visione di video, testimonianze attuali e spezzoni di filmati d’epoca, che ci faranno respirare la magica atmosfera, grazie a cui Podrecca e la sua Compagnia divennero famosi in tutto il mondo.
“Dai 3 ai 93” intreccia teatro, storia, tradizione, cultura.
Un evento per incuriosire ed appassionare le nuove generazioni alla scoperta dell’antica arte delle marionette, capace di racchiudere in sé tutti le professioni e le abilità artigianali del grande Teatro.

Vittorio Podrecca, originario di Cividale, fu l’impresario e il direttore della compagnia di marionette i Piccoli da lui fondata a Roma il 21 febbraio 1914, e di cui ricorre a breve il centenario. Con geniale intuizione e anticipando sempre i tempi, re-inventò l’arte delle marionette, i piccoli attori di legno, (da qui il nome teatro dei piccoli), legando a sé le più importanti famiglie marionettistiche e le migliori menti delle avanguardie figurative e musicali italiane del secolo scorso.

Gli allestimenti dei suoi spettacoli erano delle vere e proprie opere d’arte, capaci di fare sempre il tutto esaurito da Parigi a Hollywood a Buenos Aires. I Piccoli furono soprattutto l’Impresa Teatrale Italiana più longeva e più conosciuta del secolo corso, che in 90 anni d´attività realizzò oltre 35.000 rappresentazioni in tutto il mondo, rivelandosi uno tra i laboratori più originali della messinscena del nostro Primo Novecento, in grado di appassionare il pubblico di tutte le età, dai 3 ai 93, come amava dire Podrecca.
Grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia e all’opera del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, negli anni ‘80 riprese la produzione degli spettacoli, proprio con quelle marionette che la morte di Podrecca, (avvenuta nel 1956), rischiava di archiviare e disperdere definitivamente. Fu Sergio D’Osmo, allora direttore artistico dello Stabile, ad intuire le grandi potenzialità di quelle teste di legno, e a far ri-nascere i nuovi Piccoli di Podrecca. Giovani allievi impararono un mestiere antico come quello del marionettista, proprio sotto la guida degli artisti-artigiani, che della compagnia avevano fatto parte fin dagli albori e ne rappresentavano la memoria storica, che ora finalmente poteva essere tramandata.

Dopo quasi trent’anni, alcuni di questi “giovani allievi” si sono ritrovati per ridare vita e memoria ad un patrimonio importante e unico nel panorama Regionale, Nazionale e Internazionale, realizzando il documentario storico “Vittorio Podrecca e il Teatro dei Piccoli” prodotto da Ticofilm, con il sostegno del Comune di Cividale, per RAI educational.
Dal documentario è nata l’idea di creare un evento che coinvolgesse in maniera diretta il pubblico.
Un evento che potesse raccontare la storia e gli aneddoti della vecchia Compagnia e dei molteplici mestieri che vi ruotavano attorno, portando fisicamente in scena il ponte di legno, il castello-pedana su cui i marionettisti salivano per muovere i piccoli attori.

Dopo le prove aperte di Trieste a dicembre, le conferenze-spettacolo debutteranno nel mese di febbraio a Cividale, dove verrà festeggiato il centenario della fondazione della Compagnia e dove il Comune locale ha nel cassetto un grande progetto per il recupero e la valorizzazione del patrimonio delle marionette. 

dai 3 ai 93 / Una meravigliosa invenzione  | Politeama Rossetti, Sala Bartoli - 
Largo G. Gaber, 1 Trieste.

Dal 16 al 19 dicembre h. 17.00 | il 18 dicembre anche alle h. 10.30 – 
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. E’ consigliata la prenotazione. tel: 040/35.93.537


Ufficio Stampa Cassiopea Teatro : +39 338.73.04.267

per vedere il documentario di Ennio Guerrato e Fabio Parente
clicca qui
Vittorio Podrecca e il Teatro dei Piccoli

8.12.13

DAI3AI93

Il progetto su Vittorio Podrecca è alla sua seconda tappa. Dopo la collaborazione con Tico Film e la realizzazione del documentario storico sulla storia dell'avvocato di Cividale e della meravigliosa compagna dei Piccoli, ci apprestiamo, grazie al contributo della Regione FVG,  a realizzare le conferenze-spettacolo "DAI 3 AI 93" con la collaborazione del Teatro Stabile Friuli Venezia. 


5.11.13

NON STO QUINDI A NAPOLI SICURA DI CASA




























per vedere la registrazione della conferenza clicca qui non sto a napoli sicura di casa

Istitute of Germanic & Romance Studies, University of London - gennaio 2010

Conference in Memory of Fabrizia Ramondino

session 3 - soggettività in bilico
chair Nadia Setti Barbara Della Polla

"volevo essere una ballerina, ho fatto la bibliotecaria"

dalla scrittura alla messa in scena di "Di Passaggio"

Dice il bibliotecario: (si chiude il sipario rosso)
Se fossi vissuta nei tempi remoti dei cantastorie e se ci fossero state cantastorie donne,
probabilmente non avrei scritto.
La scrittura è infatti soprattutto un prodotto della mente,
invece la gioia e la sofferenza sono inscritte nei corpi.
Un corpo desiderante può incontrarsi, anche se a distanza con un altro corpo desiderante.
Mentre i corpi non riescono ad incontrarsi nella sofferenza. 
Né ci sono parole per dirla.
Secondo me invece corpo e anima dovrebbero essere indivisibili e inscritti nello spazio,
nel tempo, nel genere.
La sofferenza, non si può definire, né descrivere, né rappresentare:
Ci si può solo girarvi attorno con gesti e parole.







28.10.13

UNA FIABA INFINITA

Sta per iniziare un nuovo viaggio
viaggio con valigie
quasi vuote
da riempire con tutte le partecipanti
Aspettatevi presto molte novità
e una valanga di appuntamenti.
Tornate a trovarci

9.10.13

9 ottobre 1963





sentimmo l'ondata
forse il suono e rumore sordo
sentimmo il vento 
il canto dei bambini
donne piangere
l'acqua saliva
come una nuvola
confusa con il cielo
il caso guidò
il nostro star di casa
un po' più a monte
ma quella strada
quei canti
quel vento
l'acqua di quel fiume
sacro alla patria...
ma quale patria?
disonesta e folle
tradì con vane parole
e artifizio cemento
il sacro detto della montagna
che tradisce se la ferisci


bdp 2013

30.4.13

VESTI D'ARTISTA 2013


VESTI D’ARTISTA

Sala Santa Rita - Roma
10 maggio - 7 giugno 2013


LA FORESTA
DEI RACCONTI ABI(TA)TI

Uno spettacolo
in forma di mostra.
Una mostra
in forma di spettacolo.

Una foresta d’abiti pazientemente cucita
da abili mani di donne.
Non solo abiti indossabili ma abiti grandi
che toccano il cielo, abiti che accolgono i visitatori: ognuno ha una storia
da raccontare, storie
di donne e tessiture, fiabe e canzoni, filastrocche
e scioglilingua…
L’abito s/veste il suo uso quotidiano diventando mappa per narrare
il mondo: luogo
di relazioni,
di viaggi, di ascolto,
di trasformazione,
di scritture
e di racconti.
Gli abiti
sono mondi reali,
che avvicinano genti
e culture, permettendo
il  cammino e l’incontro
lì dove i fili
si intrecciano…

Vesti d’artista
Il progetto, vuole dare voce alle tessiture reali e metaforiche che le donne conservano gelosamente da secoli unendo generazioni. Confezionare abiti è prendersi cura dei corpi riportandoli alla loro originaria bellezza. Allo stesso tempo, l’abito diventa un viaggio perché racchiude colori e forme e tracce dell’identità di ogni donna che l’ha pazientemente confezionato. Immaginiamo l’arte del vestire, tra taglio e cucito e parole d’altre lingue che s’intrecciano come un mezzo per imparare codici precisi e ripetuti che si riconoscono in tutte le culture: movenze lente, pazienti creano e conservano la memoria come nei racconti, tramandati e scritti da mille voci che si fondono in coro. 
Un gesto antico che ferma e annoda i pensieri: una lettera accanto ad un punto, un colore accanto ad un suono in intrecci per dar corpo alla forma.

Cassiopea
La cooperativa sociale Cassiopeateatro si è costituita nel duemilauno, come espressione della progettualità imprenditoriale ed artistica di alcune professioniste impegnate nella realizzazione del progetto formativo Fare Teatro  finanziato dal Fondo Sociale Europeo;  a conclusione sono stati prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia gli spettacoli Di Passaggio e Il Circo delle Donne. Cassiopea promuove e realizza progetti, eventi culturali, teatrali, artistici con particolare attenzione alla contemporaneità, al teatro d’impegno civile e alla cultura delle donne. 
Dal duemilasette Cassiopea in/traprende un nuovo cammino per una linea sartoriale unica e dedicata.Il gruppo è composto da organizzatrici culturali, attrici, registe, danzatrici, sarte, scrittrici e costumiste 

racconti&cuciti
Hajrije Haziri Lirie Berisha Pashke Dedaj Hyrjete Morina Andjelka Milas Basire Kryeziu Nina Gachaki Mwangi Marisa Biteznik Gabriella Holzinger Valentina Dessenibus 
Mara Mancuso Irin Parvin Khan  Amarilli Del Caro Simona Mihaela Manolea
Clio Della Polla Shpresa Demiraku  Natasa Mackuljak Tatiana Shteyninger 
Svetlana Papanova Anastasie Kanku Beya Ekaterina Sourkova  Caterina Maieron
Gabriella Tomasini Najada Hakiraj Giulia Marroccoli Teodora Bodoni Viviana Dri
Annamaria Semolini Martina Marin Consiglia Di Domenico Sabina Stoppari 
Marilena Segolin Patrizia Duse Ariella Broili


un progetto
CASSIOPEA
ideazione
Barbara Della Polla e Rossella Truccolo
in collaborazione
ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà
Azienda Sanitaria Triestina n.1 - DSM
Associazione Ersilio M.

con il sostegno
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia –
Assessorato alla Cultura, Istruzione, Sport e Pace

allestimento Ennio Guerrato
fonico Francesco Morosini
organizzazione Sabina de Tommasi

foto Massimo Gardone
grafica Luisa Sparavier

www.cassiopeateatro.it
info@cassiopeateatro.it





26.4.13

LA FORESTA DEI RACCONTI ABI(ta)TI


Uno spettacolo in forma di mostra. Una mostra in forma di spettacolo.

La foresta dei racconti abi(ta)ti, progetto installativo ideato da Barbara Della Polla e Rossella Truccolo, ha preso il via alcuni anni fa da un laboratorio di “sartoria migrante” che ha coinvolto decine di donne di varie nazionalità ed è una particolare commistione di più generi espressivi.
“Abitando” l’originale architettura della Sala Santa Rita dal 10 maggio al 6 giugno 2013, gli abiti luminosi e parlanti offrono un’esperienza interdisciplinare e plurisensoriale in bilico tra artigianato, teatro, arte e narrazione.

Una foresta d’abiti pazientemente cucita da abili mani di donne, fili, trame, sogni, dove l’oggetto “vestito” perde il suo valore quotidiano e scopre una molteplicità di usi e di richiami. Abiti come spazi da abitare. Abiti-installazione che toccano il cielo ed accolgono i visitatori, ognuno con una storia da raccontare: storie che parlano di donne e tessiture, storie di lingue diverse che si potranno ascoltare attraverso un i-pod abbinato ad ogni abito-racconto.

La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale Dipartimento Cultura – Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.  
A cura di Cassiopea – Trieste.

La foresta dei racconti abi(ta)ti è parte del progetto Vesti d’artista, che vuole dare voce alle tessiture reali e metaforiche che le donne conservano gelosamente da secoli unendo generazioni. Confezionare abiti è prendersi cura dei corpi riportandoli alla loro originaria bellezza. Allo stesso tempo, l’abito diventa un viaggio perché racchiude colori e forme e tracce dell’identità di ogni donna che l’ha pazientemente confezionato.
L’abito s/veste il suo uso quotidiano diventando mappa per narrare il mondo: luogo di relazioni, di viaggi, di ascolto, di trasformazione, di scritture e di racconti.


Sala Santa Rita 
via Montanara (adiacenze piazza Campitelli)
Orario di apertura
Mar-Sab ore 11.00-19.00
chiuso domenica e lunedì

INGRESSO LIBERO
Info: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)

Ufficio stampa Zetema Progetto Cultura
Gabriella Gnetti 0682077305 (348 2696259) 
twitter @ZetemaCultura




11.4.13

La Foresta dei racconti abi(ta)ti

foto Marco Covi

VESTI D’ARTISTA
a cura di Cassiopea - Trieste


Uno spettacolo in forma di mostra.

Una mostra in forma di spettacolo.

Una foresta d’abiti pazientemente cucita da abili mani di donne.

Non solo abiti indossabili ma abiti grandi che toccano il cielo, abiti che accolgono i visitatori: 
ognuno ha una storia da raccontare, storie di donne e tessiture, fiabe e canzoni, filastrocche e scioglilingua…

L’abito s/veste il suo uso quotidiano diventando mappa per narrare il mondo: luogo di relazioni, di viaggi, 
di ascolto, di trasformazione, di scritture e di racconti.

Gli abiti sono mondi reali, che avvicinano genti e culture, permettendo il cammino e l’incontro lì dove i fili si intrecciano…

Il progetto installativo, ideato da Barbara della Polla e Rossella Truccolo, ha preso il via alcuni anni fa da un laboratorio di “sartoria migrante” che ha coinvolto decine di donne di varie nazionalità ed è una particolare commistione di più generi espressivi. “Abitando” gli spazi gli abiti luminosi e parlanti offrono un’esperienza interdisciplinare e plurisensoriale in bilico tra artigianato, teatro, arte e narrazione.

10.4.13

5x mille CASSIOPEA r-esistente

Car*,

molt* di voi ci conoscono e apprezzano il nostro lavoro
molt* di voi hanno partecipato ai nostri spettacoli, laboratori o sono intervenuti alle nostre installazioni.
molt* di voi indossano qualcosa di Cassiopea.

ci seguite in tanti, ve ne siamo grate e vi chiediamo di sostenere ancora il nostro lavoro e  le donne che collaborano con noi
nei tanti eventi che riusciremo ancora a offrirvi.
chi lo desideri può devolvere il 5xmille alla Cooperativa sociale Cassiopea, ricordando che occorre firmare l'apposita parte del modulo (del CUD, 730 e Mod. Unico 2013 a seconda della  professione) e inserire il codice fiscale della Cooperativa (c.f.01015330325)

Grazie  per l'attenzione, la partecipazione e buon fine settimana!