6.6.12

da ulassai a roma passando per trieste



un nastro celeste che unisce

protagonista di questa fiaba è un'intero paese, la sua gente. Un paese sconosciuto e che non esisteva nelle guide turistiche. Un paese isolato dentro un'isola. Si vede il mare da quel paese e soffre di vertigini quel paese, tra rocce e grandi dislivelli: le montagne franano coinvolgendo a volte interi paesi come se volessero avvicinarsi al blu del mare profondo. Si racconta di una bambina di nome Maria e di un nastro celeste. Che legò assieme le case e la montagna, che tenne insieme la vita e i rapporti tra le genti di Ulassai. Sembra una leggenda lontana ma è una storia vera. Una storia di fili e di trame ordite da una piccola grande artista e  di un'opera e di un modo di intendere l'arte fuori dall'ordinario. Un'arte accessibile a tutti, un'arte sociale. Quella bambina è Maria Lai e il racconto della sua storia è il punto di partenza di un progetto che da Ulassai solca in mare e arriva sino alla periferia della Capitale, al quartiere romano di Tor Bella Monaca.

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